Protagonista assoluta della storia archeologica di questi luoghi è la Pietra: elemento fondamentale della vita dei popoli greci che, fin dal VI secolo a.C., predilessero la costa meridionale della Sicilia per dare inizio alla loro colonizzazione. La memoria storica di questi luoghi è senza ombra di dubbio la Neapolis di Siracusa, dove si rintracciano gli emblemi di una società culturalmente evoluta e fortemente ambiziosa.
Il Teatro Greco, le Latomie, le Grotte, l’Orecchio di Dionisio, sono tutti luoghi scavati quasi esclusivamente nella roccia. Dura e accogliente è stata la materia simbolo di questa civiltà, tanto da racchiudere e proteggere la loro città più importante, Siracusa, con oltre 27 km di cinte murarie. E anche nel momento di maggior debolezza, quando era fondamentale proteggere luoghi e abitanti, il quartiere Epipole, il punto più vulnerabile della città, fu fortificato con mura possenti, realizzando una roccaforte praticamente inespugnabile.
Ancora oggi, su questo altopiano panoramico restano a mirabile memoria le rovine di questa fortezza erroneamente chiamata “Castello di Eurialo” (dal greco Εὐρύαλος (Eurialos) – testa di chiodo, probabilmente dalla forma che assunse la roccaforte). Ed è proprio da questo luogo che iniziamo il nostro viaggio sul secondo itinerario Unesco nei luoghi di Pantalica – Siracusa.
Visitare il Parco Archeologico della Neapolis è un’esperienza unica. La si può fare in gruppo o tra pochi intimi e l’organizzazione è pratica e agevole anche per chi vi si reca con il proprio mezzo. Nei mesi estivi, si consiglia di evitare i tour nelle ore più calde e di portare sempre con sé acqua e un cappello per ripararsi. Negli anni è stato messo a punto anche un percorso per i disabili. La durata della visita al sito varia da 1 a 2 ore.
Con il virtual tour aereo vi daremo qualche assaggio di ciò che troverete quando verrete davvero a visitare Pantalica e le sue Necropoli Rupestri.