L’imponente fortificazione fu commissionata dal tiranno Dionisio in seguito alla guerra tra Atene e Siracusa (415-413 a.C.), con lo scopo di rendere inespugnabile la sua città. Le colossali mura, delle quali sono visibili alcuni resti, si estendevano per ca. 27 km, fino all’altopiano dell’Epipoli, e cingevano l’intera città costituendo lo scheletro di quella che poi sarebbe stata intesa come una delle più grandi opere militari del periodo greco. Il Castello di Eurialo – dal greco euryalos, testa di chiodo – era il perno di questa grande fatica ingegneristica di difesa e si costituiva di un mastio quadrangolare, al quale si accedeva dopo aver superato tre profondi fossati, dove si svolgevano le attività quotidiane dei soldati che sfruttavano cisterne, torri, merlature e gallerie per spostarsi sapientemente in caso di attacchi nemici.